07/07/15

Il bahn mì al Fast mood


In questo rutilante giro del mondo dei panini che è il tema del mese mi sono aggiudicata il panino del vietnam. Chi non lo conosce?....io... Confesso che non conoscevo questa preparazione e soprattutto non avevo idea del fatto che fosse un caposaldo della cucina, soprattutto da strada come è ovvio, vietnamita. Invece esiste un mondo che parla e si confronta sul banh mi, addirittura siti dedicati e monotematici. Insomma tutto un modo che gira attorno a questo panino. Chiaramente con i flussi migratori che hanno portato i vietnamiti in giro per il mondo si trova una sua grande diffusione negli Stati Uniti ed in Francia dove riscuotono molto successo. Pare addiritura, stando a quanto ho letto, che proprio a partire dallo scorso hanno sui siti francesi ci sia un grande interesse attorno al bahn mi.




Sembra che tutto abbia inizio proprio dalla baguette francese. La regione che oggi conosciamo come vietnam è stata parte delle colonie francesi a partire dal XIX secolo, sotto forma di protettorato, fino alla seconda guerra mondiale, durante la quale è stata invasa dai giapponesi. Evidentemente i francesi si erano portati dietro le baguettes che hanno finito con il diventare parte del patrimonio culinario del vietnam. La ricetta originale è stata poi influenzata dal territorio perché può essere fatta anche con farina di riso e spesso ha dimensioni ridotte. Lo stesso nome bahn mi secondo alcuni deriva da "pan de mie", mentre secondo altri il nome è strettamente locale ed è dato dall'unione dei termini che in lingua locale significano torta/focaccia (banh) e mì (grano).
Il panino, di per se semplice, ospita un'infinità di condimenti. Io ho scelto il cha lua, una sorta di salume fatto in casa con la carne di maiale macinata. Altri tipici condimenti sono il xiu mai, una sorta di polpette "al sugo", la rimanenza di carni cotte e ormai fredde, pollo grigliato (ga nuong), sardine (ca moi), uova strapazzate (trung chien), ma esiste anche la versione vegetariana (chay). Fondamentale inserire tutti gli elementi che lo compongono per definirlo un vero bahn mi. Prima di tutto le verdure sott'aceto che, a quanto o visto, sono sempre e solo carote e daikon. Verdura fresca che è sempre cilantro, peperoncino, cipolla e cetriolo. Le salse sono necessariamente la maionese e la salsa di soia e la Sriracha. L'aggiunte del paté di fegato è denuncia nuovamente l'influenza francese.
Va da se che ho fatto tutto personalmente. La prima cosa a cui mi sono dedicata sono le verdure sott'aceto. Poiché devono riposare qualche giorno le ho preparate e messe da parte. E qui mi si presenta il primo ostacolo. Per tutto l'inverno ho trovato il daikon al supermercato. Adesso che mi serve non c'è. Avendolo acquistato posso dire che il sapore è quello di un ravanello molto alleggerito. Così non mi è rimasto altro da fare che ripiegare sul localissimo ravanello. Successivamente mi sono dedicata al companatico. Fra le varie alternative mi ha incuriosito il "cha lua", una sorta di polpettone speziatissimo cotto a vapore chiuso in un guscio di foglie di banano, che fa parte della cucina casalinga vietnamita. Inutile dire che non avrei saputo dove trovare le foglie di banano. Le ho sostituite con la carta da forno. Molto meno tipico e sicuramente toglie parte degli aromi della ricetta originale, ma davvero non avrei saputo come fare. Poi mi sono dedicata al pane. L'ho fatto proprio il giorno in cui ho confezionato i panini, insieme alle salse. Ho preferito usare la farina integrale addizionata con un po' di farina 370W anziché la farina bianca consigliata. In realtà qui si apre un momento curiosità, almeno per me. Cercando la ricetta tipica della baguette in stile vietnamita trovo qualcosa che mi da da pensare. Si raccomanda l'uso della "unbleached flour" cioè della farina non sbiancata. Al momento ho pensato che si intendesse una farina integrale e quindi non bianca come come quella più raffinata. Invece s'intende non trattata con agenti sbiancanti. All'estero, evidentemente in Vietnam ma anche negli Stati Uniti, esiste una farina sbiancata, che oltre ad essere più bianca del bianco ha una ridotta quantità di proteine, anche in confronto alla farina raffinata che noi conosciamo. Questa si usa per i dolci , come i biscotti, che risultano più morbidi. In alcuni siti viene raccomanda quella sbiancata perché altrimenti si rischia di portare in tavola biscotti o altri preparati dal colore poco invitante e magari duri(?!). Lo sbiancamento chimico della farina attraverso l'uso di perossidi organici, bromati e cloro inizia nel 1900. Inizialmente venne ostacolato anche con l'apertura di cause legali. Gli oppositori di questo prodotto fanno notare che il processo di sbiancamento determina la produzione di una sostanza chiama alloxan che sembra collegata all'insorgenza del diabete, poiché distrugge le cellule beta del pancreas (anche se poi si legge che le quantità che si introducono con questo prodotto non sarebbero tali da determinare patologie nell'uomo) per non parlare del fatto che, come ogni processo di raffinazione, determina la perdita di nutrienti. Così viene prodotta anche una farina "bleached", ma anche "enriched", cioè arricchita di nutrienti reintrodotti a posteriori con l'aiuto di catalizzatori che sono metalli. Insomma fra chi ne parla bene e chi ne parla male per fortuna qui da noi lo sbiancamento è illegale percui il problema non si pone. Ne ho voluto parlare perché m'incuriosice la differenza che c'é nell'approccio delle diverse culture ad un prodotto basilare come la farina. Noi discutiamo di quanto sia più salutare l'uso della farina integrale rispetto a quella raffinata, ma non trattata chimicamente, ed altrove il dibattito é su aspetti completamente diversi.
Comunque preparato il companatico, i sottaceti ed il pane mi restano le salse. La maionese l'ho fatta con il latte di soia, come ormai d'abitudine. La salsa sriracha è una salsa di peperoncino e aglio che ho fatto in casa anche perché non sapevo dove trovarla. La salsa di soia è sempre in cucina. Il paté non lo avevo così l'ho fatto di tonno.Un'altra variazione che ho introdotto riguarda la verdura fresca, perché non avrei mai trovato da queste parti il cilantro e l'ho sostituito, come ho letto sul web, con foglie di sedano e prezzemolo. Buon panino (pinko-panino?...sarà per questo che ho fatto di tutto per partecipare?!?!) a tutti!!!

Do Chua, verdure sott'aceto
un mazzetto di ravanelli
2 carote
acqua tiepida
zucchero
sale
aceto
Si miscela l'acqua con lo zucchero, il sale e l'aceto finché sale e zucchero si sono sciolti. Si puliscono e si tagliano a bastoncini le verdure, usando i ravanelli al posto del daikon ho potuto tagliarli solo a fette. Si cospargono con il sale e lo zucchero e si massaggiano finché perdono acqua e diventano morbide. A questo punto si sciacquano e si strizzano con le mani. Le ho messe in un vasetto di vetro che ho riempito con la salamoia preparata.


Cha lua
500 gr di macinato di maiale
grani di pepe rosa e verde
pepe nero macinato
zucchero
sale
1 cucchiaio di salsa nems
uno scalogno
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di farina di tapioca
acqua fredda
un pizzico di bicarbonato


Mescolare la carne con lo scalogno e l'aglio tritati, il pepe macinato, la sala nems, zucchero e sale. Sciogliere la tapioca in poca acqua fresca ed aggiungerci il bicarbonato. Aggiungere alla carne.
Mescolare e far riposare l'impasto in frigorifero. Io lo lasciato una notte intera. Riprendere l'impasto e passarlo al mixer finché diventa una poltiglia fine, aggiungere i grani di pepe. A questo punto ho unto dei fogli di carta da forno. Ho versato l'impasto su questi fogli dandogli una forma cilindrica. Ho avvolto l'impasto ben stretto e l'ho legato con lo spago. L'ho fatto cuocere a vapore per circa 25/30 min.


Maionese
100 ml latte di soia
 
un quarto di limone spremuto
 
1 cucchiaino abbondante di senape
 

un cucchiaio di aceto

1 pizzico di sale

150 gr di olio di semi di girasole
 
Miscelare nel bicchiere del frullatore ad immersione tutti gli
 
 
ingredienti.


Salsa sriracha
 
2 spicchi d'aglio

 
1/2 cucchiaino di peperoncini in pasta
 
Aceto
 
Acqua
 
sale

 
zucchero
 
Ho pestato nel mortaio gli spicchi d'aglio tritati, ho aggiunto il
 
 
peperoncino. Ho versato in un pentolino il pesto ed ho aggiunto
 
 
sale, zucchero, aceto e acqua. Ho fatto restringere sul fuoco ed ho

 
filtrato.
 


Paté di tonno
 
80 gr di tonno sott'olio
 
16 gr di burro morbido
 
sale

 
1 cucchiaino di cognac
 

 
Ho triturato nel mortaio il tonno, ho aggiunto il burro, il sale ed il
 
 
cognac, ho mescolato per bene e l'ho messo a rassodare in frigo.


Baguette vietnamita
La baguette é fatta con il lievito liquido partendo dal poolish:
Primo passaggio
20 grammi di licoli rinfrescato
10 grammi di farina
10 grammi d’acqua


Secondo passaggio
40 grammi di prefermentazione
10 grammi di farina
10 grammi d’acqua


Terzo passaggio
60 grammi di prefermentazione
20 grammi di farina 0
20 grammi d’acqua


Quarto passaggio
100 grammi di prefermentazione
30 grammi di farina
30 grammi d’acqua


Quinto passaggio
160 grammi di prefermentazione
40 grammi di farina
40 grammi d’acqua


Dei 240 gr di poolish ottenuti ne ho utilizzato la metà (l'altra metà l'ho usata per altri panini)

120 gr di poolish
200 gr di farina integrale
96 gr di farina W350
136 ml di acqua tiepida
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di zucchero
Preriscaldare il forno a 220°. Posizionare nel forno un pentolino pieno d'acqua per creare il vapore. Chi ha il forno a vapore è esentato.
Nella planetaria ho versato tutti gli ingredienti tranne il sale ed ho avviato l'impasto. Dopo poco ho aggiunto il sale. Ho lasciato lavorare finché l'impasto si è incordato. A questo punto l'ho diviso in due parti dei egual peso ed ho iniziato a lavorarlo appiattendolo, ottenendo un rettangolo. Ho ripiegato bordi superiore e inferiore verso il centro dell'impasto. L'ho maneggiato rotolandolo sulla spianatoia per compattarlo ed allungarlo. L'ho posizionato sulla leccarda coperta da carta da forno facendo attenzione a mettere la giuntura che si è creata quando si sono ripiegati i bordi stia sotto. Fare lo stesso con il resto dll'impasto. Cuocere per circa 20 min.


Preparare i panini

Ho sciacquato qualche foglia di sedano e qualche rametto di prezzemolo.
Ho affettato 1/4 di cipolla fresca, 1/2 cetriolo e mezzo peperoncino fresco verde.
Ho tagliato le "baguettes" per il lungo e le ho farcite con le verdure affettate, le verdure sott'aceto, le salse maionese e shriacha, alcune fette di cha lua, il sedano col prezzemolo, un goccio di salsa di soia.
 
 

10 commenti:

  1. Buono ma aspetto lìinvito troppo laborioso solo per me.... :-)) Buona serata

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    1. ..in effetti è stato piuttosto laborioso anche per me, ma se lo rifaccio ti faccio un fischio!!

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  2. Ciaoooooo! Che splendido panino!!!!! Mamma mia, ha un aspetto davvero invitante! Complimenti!
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    Un abbraccio e buona serata,
    Chiara

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  3. Mi lasci sempre senza parole. Con te non c'è storia . Che fior di panino. C'è un po' da lavorare ma il risultato è a dir poco strepitoso. Complimenti !!!!!!!!
    Un abbraccio cara

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    1. Si in effetti la lavorazione è durata qualche giorno...ma poi ho avuto al mia ricompensa!!!!
      Un abbraccio!!!

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  4. Wow, che super panozzo, tanto invitante e ghiottissimo!!!!

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  5. mi piacciono le tue incursioni culinarie, c'è sempre da imparare!

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