28/04/14

Mi spremo le meningi per l'MTChallenge


Eccomi che arrivo anche questa volta all'ultimo minuto. E come se non bastasse anche alla cieca. Ho preso visione del tema del mese dell'MTChallenge appena è stato pubblicato. Come tutti sanno si tratta del "quinto quarto" ispirato dalla vincitrice della scorsa sfida, cioè  Cristiana del blog  Beuf à la mode. Mi ero ripromessa di leggere con attenzione tutti gli articoli sul tema, ma non ho avuto davvero tempo e modo.

Così mi lancio nella mia proposta senza la certezza di aver rispettato tutti i criteri. Dalle mie parti c'è solo l'imbarazzo della scelta come "sa corda" o "sa trattalia", preparazioni a base di diverse parti di coratella, possibilmente di vitello. Ricordo che la mia mamma faceva in casa la gelatina con le zampe di maiale, per non parlare della trippa col sugo che adoravo e non sono ancora in grado di replicare. Il fegato di maiale arrosto con "sa nappa", l'omento. Per non parlare delle preparazioni salate, ma anche dolci, fatte con il sangue di maiale (il sangue rientra nel quinto quarto?). Ma come al solito non c'è tempo e mi trovo all'ultimo momento a preparare la mia ricetta. Così scelgo una ricetta semplicissima che arriva anche questa dalla mia infanzia. Le frittelle di cervella. Ricordo che ero addetta alla pulizia del cervello che veniva portato a casa, vale a dire che ero incaricata di togliere il reticolo di vasi sanguigni che lo avvolge. Ho pensato di attualizzarle un poco con una composta di cipolle e aceto balsamico.
 
 
1 cervello di vitella
1 uovo
farina
latte
sale
olio di semi di arachide
1 cipolla dorata e 1/2
1 cucchiaio di aceto balsamico
2 cucchiaini di zucchero di canna
pepe
 
 
 
Preparare per prima la salsa. Pulire ed affettare le cipolle. In una padella mettere le cipolle a cuocere con lo zucchero, l'aceto balsamico ed un goccio d'acqua. Cuocere a fuoco basso finché non si disfano. Aggiungere il pepe e cuocere ancora. Frullare con il frullatore ad immersione e rimettere in padella. Far asciugare la salsa come si preferisce.
Mentre la salsa cuoce pulire le cervella asportando i filamenti che costituiscono i vasi sanguigni ed eventuale sangue rappreso. Triturare grossolanamente. Preparare la pastella con l'uovo frullato con la frusta insieme a latte e farina, ad occhio, fino a raggiungere una consistenza abbastanza fluida. Aggiungere le cervella e salare. Scaldare l'olio in una padella e versare il composto a cucchiaiate. Lasciar dorare per bene.
 
Con questa ricetta partecipo all'appuntamento di Aprile dell'MTChallenge , il quinto quarto proposto da Cristiana del blog Beuf à la mode.
 

18 commenti:

  1. Il cervello, fantastica!
    Era tra le mie scelte ma alla fine per problemi di lavoro non ho potuto partecipare...
    Molto buona la composta con le cipolle e aceto balsamico...mi hai fatto venire fame ;)
    In bocca al lupo per l'MTC e buona settimana
    Lou

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    1. In effetti anch'io sono arrivata per il rotto della cuffia...ma mi ha fatto piacere...allora alla prossima!!!!

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  2. Questa ricetta mi sembra molto interessante. Il cervello non so bene che sapore abbia. Ma l'idea di frittelle e salsa balsamica di cipolle mi ispira moltissimo.
    in bocca al lupo e tanti baci
    lisa

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    1. Non hai mai assaggiato il cervello...neanche arrosto??
      Credo che queste fritelline ti sarebbero piaciute!!!!

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  3. Da bambina spesso mia nonna mi preparava le 'frittelline' salate che altro non erano se non cervella fritte.....sono anni che non le mangio ma ricordo che mi piacevano un sacco! Grazie anche per avermi 'tirato fuori' un ricordo!

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    1. Si...anche per me si è trattato di rispolverare un ricordo...

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  4. lo sai che intimamente tifo sempre Sardegna? perchè la tua terra è uno scrigno zeppo di meraviglie e vorrei tanto poterle dedicare un MTC... in più, ci sono molti legami con la cucina genovese e queste frittelle di cervella ne sono una prova, visto che da noi sono una sorta di must. apprezzo molto la tua riattualizzazione, con una composta che lega bene con il sapore delicato di questo ingrediente e rende il piatto più importante. Il carico da undici sono i ricordi, che in questa sfida hanno condito con un tocco in più le vostre proposte. Grazie per aver partecipato!

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    1. Grazie per l'affetto che dimostri per la mia terra...ed è vero...ci sono aspetti, non solo culinari, poco noti..La cucina genovese poi, come sai, si riconosce chiaramente in diverse zone..

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  5. Leggendo le varie ricette sulle cervella fritta in pochi casi ho letto che vengono pulite eppure ricordo che era la cosa che pesava di più a mia madre e che ha bloccato anche me la prima volta che l'ho affrontato..il cervello! Tu mi confermi che va pulito e questo mi rincuora. Hai scelto bene l'abbinamento con la composta di cipolle e aceto: dona un qualcosa in più al piatto. Grazie per esserci stata...il sangue è quinto quarto, ma ne è vietata la vendita in Italia dal 92. Solo chi ha la fortuna di avere un parente contadino con bestie può pensare di procurarselo o lo vendono liofilizzato proveniente dall'estero, ma sinceramente la cosa non mi attira!cri

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    1. ....il sangue liofilizzato sembra una cosa da vampiri...in effetti in paese si poteva recuperare da parenti o anche in macelleria (...purtroppo esisto da molto prima del '92 e me lo ricordo..)...e comunque si...le venuzze vanno tolte...

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  6. Concordo con Cristiana: perfetto l'abbinamento delle frittelle con le cipolle in composta... Ti confesso che le assaggerei con gran piacere....

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  7. Ciao Paola, tutto bene? E' un po' che non ci sentiamo. Ma ho sbagliato rientro, il tuo piatto è bello ed elegante, ma non è proprio nelle mie corde. Ricordo che mio papà adorava il cervello e ha cercato in tutti i modi di farmelo assaggiare, l'unica volta che ci è riuscito con l'inganno, poi sono stata malissimo.... ma è un problema mio, del resto di altri quinti quarti, come trippa, cuore e fegati vari, vado matta! Bacione a presto

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    1. Mi spiace che sia una preparazione che ti disgusta....de gustibus...

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  8. Che bella idea hai avuto le frittelle di cervello!!! Io non so se le ho mai mangiate in vita mia...di sicuro mangiavo da piccola il cervello ma la sai non mi ricordo come???? Piatto semplice e raffinato insieme
    A presto Paola

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  9. Il sanguinaccio è una cosa che mi piace l'usano fre in Austria e ma nonna ungherese in influenze austriacanti la faceva quando trovava la materia prima. La fanno anche dolce ma preferisco la salata. La cervella non mi piace ma a marito tanto ma di solito a pezzetti e panate e fritta ma questa versione mi attira molto. Mi hanno detto che per togliere tutto reticolato sangue ecc. di metterla per 5 minuti in acqua bollente viene via subito io non ci ho provato ancora..... Grazie per la ricetta e buona domenica.

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    1. Anche qui il sanguinaccio è tipico, in diverse forme, il sangue dolce si trova nei ravioli fritti di carnevale..

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