25/01/16

Minestra di bietole

 
La sfida proposta da Vittoria Traversa del blog La Cucina Piccolina. mi ha portato indietro nel tempo, alla cucina di casa, quella con cui sono cresciuta. Questa ricetta non è però l'originale. E' una sorta di copia di una ricetta che appartiene alla tradizione della terra da cui provengo. Non che sia poi tanto lontana dalla zona in cui vivo ora, ma certe cose sono molto diverse.


Qui non si usa andare per campagne a raccogliere erbe, come capitava tanti anni fa in paese, dove forse non si usa nemmeno più. Però è un bel ricordo. In particolare, una di queste raccolte, riguardava "su lampazzu" che è un vegetale che cresce spontaneamente nelle campagne e che si usa per fare la minestra di lampazzu. Per maggiori informazioni potete andare qui e qui.
Io non ho portato con me l'abitudine di andare per campi, anche perché, come forse ho già detto in altri post, i dintorni della città non riesco a vederli come campagna, per non dire che avrei sempre dei dubbi sulla salubrità di qualsiasi cosa raccogliessi.
Così, poiché la nostalgia dei sapori con cui si è cresciuti non si può cancellare, ho cercato di ritrovare quel gusto. Mi sono dovuta adattare a ciò che posso trovare in città, al supermercato. Dopo qualche tentativo sono approdata ad una versione che, pur non essendo identica, è una buona approssimazione, anche se un po' alleggerita, dell'originale. Al posto delle "gherdas", i ciccioli, utilizzo il prosciutto, ma anche la pancetta dolce, e non uso la pasta, che dovrebbe essere "sa fregula". Il punto più problematico è il formaggio, che dovrebbe essere fresco e acido, tale da sciogliersi col calore e formare una bella struttura compatta nella zuppa. Io, in questa mia ultima versione, sto utilizzando il formaggio Feta, che per il gusto è molto azzeccato, ma non assume la stessa consistenza filante del pecorino fresco. Ed infine, ovviamente, si pone il problema di sostituire il lampazzu, al suo posto uso la bietola.
Diciamo che la varianti sono talmente tante e sostanziali che non posso proprio dargli il nome originale al quale applicare una qualche aggiunta per indicare che si tratta di una variazione sul tema. Si può forse dire che dalla ricetta originale ne è nata un'altra, più semplice, che a noi piace comunque.
 
 
 
1 cespo di bietole medio/piccolo
2/3 fette di prosciutto crudo
1/2 confezione di Feta greca
1 cipollina fresca
olio
sale
acqua
 
Pulire e affettare la cipollina e metterla a stufare in pentola con 2/3 cucchiai di olio. Lasciar appassire ed aggiungere il prosciutto tritato al coltello. Far andare per qualche minuto quindi aggiungere la bietola, pulita ed affettata, e farla un po' rosolare. Aggiungere acqua calda a coprire per bene la verdura e lasciar sobbollire finché la bietola diventa tenera. Aggiungere la Feta sbriciolata e lasciarla sciogliere. Lasciar cuocere in modo che la parte liquida si riduca e le verdure non risultino galleggiare nel liquido, la preparazione deve apparire densa. Aggiustare di sale.
 
 
Con questa ricetta partecipo alla sfida di Gennaio, n° 53 per l'MTChallenge, proposta da Vittoria Traversa del blog La Cucina Piccolina.

 



4 commenti:

  1. Trovo questa zuppetta meravigliosa, l'idea delle bietole con la feta mi piace da morire . Un super abbraccio mia cara Paola

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  2. In questo periodo mi nutro principalmente di zuppe calde e la tau è davvero una proposta golosissima :-P

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  3. resto ammirata da tutto: dal lavoro di ricosctruzione e di ricerca, anche concreta, dall'amore per un'isola che non finirò mai di lodare, dal risultato finale di una zuppa che nella sua semplicità, corrobora, nutre e appaga, con un bilanciamento di sapori essenziale e perfetto. Bravissima!

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  4. Anche così questa zuppa è molto ma molto appetitosa.

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