03/11/18

Tarte tatin di pesche


Perché una torta di pesche a Novembre? Perché è un ricordo.
Questa torta la preparava spesso, ovviamente in estate e con le pesche fresche, la mia mamma.
L'ho voluta fare per ricordarla, anche se ho dovuto usare le pesche sciroppate, vista la stagione.
Se ne è andata il 31 di agosto dopo un veloce peggioramento della sua salute.

Mi piace ricordarla in cucina. E' stata una mamma molto austera, a volte dura, molto lontana dal cliché della mamma da pubblicità, tutta affetto e coccole. La cucina però è stato certamente uno dei suoi modi per manifestare la cura nei confronti della famiglia. Come mi è già capitato di scrivere lei faceva in casa molte preparazioni come la pasta fresca, sopratutto i ravioli e le lasagne, e i dolci. I dolci erano spesso quelli della tradizione, pabassinos, il "pan'e saba", le zippulas a carnevale, ma anche dolci fatti per provare la ricetta trovata in un giornale o sentita in tv. Questa torta rientra in quest'ultima categoria ovviamente. Non ho mai potuto partecipare alla preparazione, di questa torta come di quasi tutti i cibi che preparava, tutt'al più mi veniva chiesto di grattugiare il limone. In generale non mi chiedeva di darle una mano se non per le attività più marginali, si spazientiva molto velocemente se le cose non venivano fatte come si aspettava. Se ho imparato qualcosa è solo per quello che sono riuscita a vedere o forse per l'impressione che mi ha lasciato del suo impegno in cucina. Ieri sarebbe stato il suo ottantottesimo compleanno. 
Siamo come siamo e tutto viene fuori nelle cose che facciamo e nel modo in cui ci rapportiamo agli altri. I legami si costruiscono in tanti  modi, proprio in conseguenza delle nostre caratteristiche, ma sono sempre il segno che si lascia nelle vite degli altri e che, in ogni caso, contribuisce a trasformarle.

Sei cucchiai di zucchero semolato
Acqua
Pesche (2 scatole di pesche sciroppate)
Tre uova
La scorza grattugiata di un limone
un etto di burro fuso
250 grammi di farina
una bustina di lievito per dolci
latte


Far caramellare in un pentolino, tre cucchiai di zucchero con un cucchiaio d'acqua. Versare il caramello nella tortiera (io l'ho prima foderata con carta forno). Adagiarvi sopra le pesche tagliate a metà, se fresche, o le mezze pesche sciroppate. Frullare tre tuorli con tre cucchiai di zucchero e la scorza del limone. Una volta che il composto risulta chiaro e spumoso aggiungere il burro. Incorporare la farina. A questo punto il composto risulta molto compatto. Ammorbidirlo aggiungendo il latte, qb. Aggiungere il lievito e le chiare montate a neve. Versare l'impasto sopra le pesche. Cuocere in forno preriscaldato a 180° fino a che la torta risulta gonfia ed asciutta.




10 commenti:

  1. Ci dispiace per la perdita della tua mamma. Riposi in pace!
    Hai perfettamente ragione, i legami si costruiscono in tanti modi, ogni persona è diversa da un'altra!
    Un grande abbraccio

    RispondiElimina
  2. Mi spiace tanto per la tua perdita ... 😔 un abbraccio

    RispondiElimina
  3. Ti capisco la mia non era molto lontana anche se non in cucina ma non ne ha avuto l'opportunita considerando il periodo del dopoguerra. Otto.a questa torta da provare preso nota ma per figlia io dolci non posso. Grazie della visita e scusa la mia latitanza . Buona serata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio tanto...non preoccuparti nemmeno io sono stata presente!!

      Elimina
  4. Non sapevo. Ti faccio le mie più sincere condoglianze. Hai scelto un modo dolcissimo per dedicarle un pensiero <3

    RispondiElimina