L'ho visto qualche
tempo fa sul sito di Mercotte. Non so davvero dire cosa mi abbia
spinto ma mi sono immediatamente messa a lavoro per realizzare questo
dolce nella versione di Cristhian Felder. Forse mi è sembrato, come
in effetti è, piuttosto semplice negli ingredienti e nell'esecuzione.
Forse mi ha ricordato qualcosa che non riesco a farmi venire in mente
e che ha a che fare con i dolci dell'infanzia. Un'ipotesi è il fatto
che la crema del flan ha molto della crema pasticcera, che è quanto
di più casalingo e familiare che si conosca. È nella memoria di
tutti, me compresa, ed è probabile che sia stata questa serie di
considerazioni che mi abbia trascinato.
125
gr di burro
425 gr
di zucchero semolato
7
uova
250gr
di farina
1
pizzico di lievito per dolci
140 gr di maizena
2 cucchiai di
estratto di vaniglia
30 cl di panna
120 cl di latte
Preparare la pasta
del rivestimento del flan. Mischiare insieme, con le mani, il burro,
125 gr di zucchero, la farina ed il lievito. Quando il composto
assume una consistenza sabbiosa aggiungere 1 uovo (intero se piccolo,
solo il rosso se grande). Mettere l'impasto a riposare in frigorifero
per 30 min chiuso in un foglio di pellicola trasparente. Rivestire
uno stampo a cerniera per torte (di circa 20 cm) con della carta da
forno e rivestire lo stampo con l'impasto preparato e steso in uno
spessore di circa 3 mm.
Preparare il flan.
Rompere le uova in una ciotola e lavorarle con 150 di zucchero, la
maizena e l'estratto di vaniglia. Aggiungere la panna e lavorare
l'impasto finché risulta omogeneo. In un pentolino far scaldare il
latte con lo zucchero rimasto, finché quest'ultimo si scioglie.
Versare il latte sul composto di uova, mescolare e riversare il tutto
nel pentolino che andrà nuovamente sul fuoco. Quando la crema prende
consistenza spegnere il fuoco. Versare la crema nello stampo
precedentemente rivestito. Cuocere nel forno preriscaldato a 180° per
circa 50 min. Se la superficie dovesse scurire eccessivamente coprire
il flan con un foglio d'alluminio. Terminata della cottura lasciarlo
freddare prima di servirlo.
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