Tra il fine settimana ed questi giorni il clima è completamente cambiato. Se ieri si
poteva ancora girare con vestiti corti e leggeri oggi non più.
Cerco qualcosa di caldo da mettere addosso, ma non basta. Mi serve
qualcosa che scaldi anche in cucina. In questo senso la zuppa è un
classico. Come al solito non avevo programmato nulla in precedenza e
così cerco una soluzione fra freezer e dispensa. Il risultato è
questa ricetta semplice, leggera, ma davvero appetitosa.
Non c’è posto al mondo che io ami più della cucina. Non importa dove si trova, com’è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene. KITCHEN Banana Yoshimoto
30/10/12
29/10/12
Pesce alle spezie con riso pilaf ai piselli
Mi
era avanzato del latte di cocco dopo aver fatto un dolce. Non sapevo
come consumarlo e l'idea di un utilizzo per un nuovo dolce non mi
sembrava allettante. Mi era già capitato di assaggiare il latte di
cocco in una preparazione salata a base di pollo e stavo cercando
qualcosa di simile. Frugando fra le riviste mi è capitata in mano
una ricetta che con qualche aggiustatina si poteva rifare. La ricetta
che segue è ispirata a quella del "Fish molee" che ho
trovato ne "La cucina italiana" di settembre. E' una
ricetta della regione indiana del Kerala e prevede ingredienti tipici
del posto da cui proviene. Purtroppo alcuni ingredienti non è facile
procurarseli, che io sappia, dalle mie parti. In particolare le
foglie di curry non saprei davvero dove cercarle.
25/10/12
Focaccia al licoli con radicchio funghi e patate
Questa
ricetta, che sembra più che un piatto uno sfizio, nasce dal desiderio
di non buttare, come capita, l'avanzo del lievito liquido,
trasformandolo in una sorta di focaccia/pancake/frittella, da farcire
a piacimento.
Il
lievito liquido restante dal rinfresco (circa 250 gr)
farina
di grano duro (o quella che si ha in casa)
1/2
cipolla
1
spicchio d'aglio
1/2
cespo di radicchio
1
grossa patata
50
gr di champignon
senape
dolce
olio
sale
Mescolare
il residuo di lievito con tanta farina quanta ne basta per ottenere un
impasto simile a quello delle frittelle, ancora liquido ma
consistente. Lasciar riposare l'impasto mentre si preparano le
verdure. Pelare la patata e tagliarla a fette nel senso della
larghezza. In una padella far scaldare un cucchiaio d'olio e farvi
rosolare le fette di patata finché arrivano a cottura. Affettare la
cipolla e farla stufare in un cucchiaio d'olio. Quando la cipolla è
rosolata aggiungere il radicchio tagliato a strisce. Salare e portare
a cottura, deve risultare asciutto. Pulire gli champignon e farli
cuocere in padella, tagliati a fette, con olio e lo spicchio d'aglio
pelato e privato del germoglio. Preparare la focaccia. Scaldare una
padella unta leggermente d'olio. Come si fa per le crepes, ripassare la
padella unta con un foglio di carta casa per assorbire l'eccesso.
Quando la padella è ben calda versare una parte dell'impasto a
formare una grossa frittella. Dopo qualche minuto rigirare la
frittella e cuocere dall'altra parte. Farla colorire da entrambi i
lati. Continuare finché non termina l'impasto. Preparare
un'emulsione con olio, poca senape dolce, la punta di un cucchiaino,
sale. Usare quest'emulsione per condire le focacce ancora calde
versandola sopra, magari con un pennello. Comporre il piatto
alternando le frittellone con le verdure cotte.
13/10/12
Mustazzolos di Oristano
Ho in casa già da un po' un libro bellissimo sulla pasticceria sarda
ed ancora non ho provato a fare nessuna delle ricette che vi sono
spiegate. Mi è sembrata sempre un'impresa che supera le mie
capacità. Non so se è il libro in se che m'intimidisce. É un vero
tomo. Si tratta di "Dolci in Sardegna" edito da Ilisso.
Rilegatura di pregio, con la copertina rigida, cm 28x20, sovra coperta
patinata come sono patinate le pagine piene di bellissime foto e
ricette a volte solo abbozzate, perché chi le custodisce non vuole
rivelare i suoi segreti. Sarà anche il fatto che l'idea di mettere a
confronto le mie capacità con quella di chi, negli anni, mi ha fatto
assaggiare i dolci della nostra tradizione, mi sembrava una scommessa
persa in partenza. Conosciamo troppo bene il sapore che devono avere
i prodotti della nostra terra, fossero anche di produzione
industriale, per poter tollerare di non riuscire a ripetere il
risultato. Contemporaneamente, però, mi sembrava uno spreco.
12/10/12
Crocchette di lenticchie con radicchio stufato
Dopo la ricetta della crema di zucchina nata per poter utilizzare,
all'ultimo momento, ingredienti avanzati da altre preparazioni, anche
questa ricetta nasce dal voler riutilizzare qualcosa. In questo caso
é qualcosa che si è preparato in quantità generose, per calcolo o
per errore, e non si vuole riproporla dal pranzo alla cena, o da un
giorno all'altro, sempre uguale. Questa volta ho abbondato con la
minestra di lenticchie. La ricetta della minestra è quella più
comune, con il soffritto di cipolla, aglio, carota e sedano, il brodo
e l'aggiunta di un poco di vino rosso. Il giorno dopo mi sembrava
troppo noioso riscaldarla e rimetterla in tavola, per questo ho
pensato di trasformare le lenticchie in polpette. Con l'aiuto del
mixer la procedura poi risulta semplice e veloce. Avendo poi avanzato
anche un po' di radicchio decido di stufarlo per accompagnare le
crocchette e completare la cena.
10/10/12
Pasta con i funghi
Sfogliando
i giornali di cucina che ho ancora in salotto trovo la ricetta di
un'umido di funghi. Mi sono giusto avanzati pochi champignons dalla
cena di ieri e avevo in mente di fare della pasta, cercando di fare
qualcosa di diverso dalla solita pasta con i funghi. Questa ricetta
mi viene incontro al momento opportuno. Ovviamente devo fare delle
sostituzioni non avendo tutti gli ingredienti. In particolare la
ricotta, usata al posto della panna acida, con un po' di scorza di
limone.
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09/10/12
Crema di zucchine semplice e veloce
Come al solito si arriva all'ultimo minuto a dover preparare la cena e non si sa cosa fare. Anche perché in frigo non c'è niente. Per la precisione è rimasto davvero pochissimo...un pezzo di zucchina, una mezza cipolla e l'onnipresente ricotta. Ma credo che sia sufficiente per una porzione di crema di zucchine. Poi vedrò come completare il pasto.
Crema di zucchine
1/2 zucchina
1/2 cipolla
40 gr circa di ricotta
sale
olio
Affetto la cipolla al velo e la faccio stufare in poco olio. Nel mentre affetto la zucchina dopo averla tagliata a metà per il lungo. Metto la zucchina a stufare ed insaporire insieme alla cipolla. Dopo qualche minuto aggiungo dell'acqua calda. Si può iniziare con una quantità ridotta da aumentare poi se si vuole che la crema sia più liquida. Aggiungo il sale, abbasso la fiamma e lascio cuocere finché le zucchine saranno morbide. A questo
punto si può aggiungere la ricotta e, dopo un minuto, togliere dal
fuoco. Ridurre il tutto in crema con il frullatore ad immersione e
servire.
05/10/12
Focaccia "marrone"..per "Colors and food"
Nei
giorni scorsi ho fatto il rinnovo settimanale del mio lievito
liquido. Da qualche tempo il rinnovo settimanale non si traduceva in
un piatto per problemi organizzativi. Però, non si sa come mai,
l'anima del pinkopanino ogni tanto riemerge, nonostante gli eventi, a volte,
siano avversi. Così mi viene l'ispirazione per la panificazione.
Prima, ovviamente è un'idea dai contorni assolutamente sfuocati.
Tanto per non far svanire l'intuizione, però, inizio a fare il
poolish. Faccio quello dalla procedura più lunga così ho tempo per
pensare a come sfruttarlo. Sarà poi il fatto che anche qui comincia
a fare freschetto (almeno la mattina presto e la sera tardi) che
l'idea di accendere il forno non è più così assurda, ma sembra
addirittura allettante. Da quest'ordine d'idee segue anche l'idea di
aggiungere morbidezza ad una preparazione da forno che, con il
lievito liquido, è già di suo morbida. Da queste considerazioni
nasce l'idea di fare una focaccia con le patate nell'impasto. Come
arricchirla con qualcosa di semplice da reperire in casa? La risposta
è mozzarella, rosmarino e cipolle. Così mi tiro su le maniche
(metaforicamente, si gira ancora in tenuta estiva) e procedo alla
realizzazione della mia focaccia farcita.
Capita
poi che andando a spasso per il web finisco nella pagina
del blog "Essenza in cucina" e "My taste for food" dove trovo che è appena
partito il contest "Colors and food" dove si può
partecipare con ricette "marroni". Non so se ho capito
perfettamente ma credo che la mia ultima ricettina panina possa
essere attinente. Dato che spesso, per un motivo o per l'altro, non
riesco a rispettare le scadenze dei contest a cui mi piacerebbe
partecipare, non posso perdere quest'occasione dove sono in perfetto
orario! E qui di seguito la ricetta.
01/10/12
Sfoglie di cuir di mela con cremoso alle pesche e riduzione di Framboise
Tempo fa navigando nel web mi sono imbattuta in un sito francese in cui si parla del "cuir" di frutta. Cuir letteralmente significa cuoio. Si tratta infatti di una sottile foglio di polpa di frutta disidratata che, dato che mantiene una certa compattezza, può essere trattato come un foglio, per esempio di pellame, arrotolandolo, e può essere mangiato cosi o utilizzato in altre preparazioni. Non ricordo come e perché ci sono tornata su. Ovviamente mi è sembrata una preparazione insolita e complessa, tanto da cercare di capirne di più ed a pensare di farla anch'io. Visto che in casa mia la frutta cotta è sempre gradita mi son sentita quasi in dovere di proporre una simile novità. E così dopo il primo incontro casuale con l'argomento mi sono dedicata ad una ricerca più strutturata, nel tentativo di mettermi alla prova. Ho preso spunto principalmente da questi siti: www.cfaitmaison.com, www.fruits-seches.com, www.yeuxfriandsetbouchebee.blogspot.it e www.cuisine-campagne.com, ma se ne trovano davvero tanti altri.
Nei
siti in cui se ne parla lo si fa quasi sempre con un essicatore, ma è
un attrezzo da cucina che io non ho. Per fortuna viene consigliato
anche il procedimento per chi ha solo un normalissimo forno, che
dovrebbe essere in grado di mantenere anche temperature di 50°/40°.
Il mio forno purtroppo parte da 60°, ma questo non mi è sembrato un
limite invalicabile. Raccolte tutte le informazioni che ho potuto
trovare e che ho ritenuto di poter mettere in pratica, mi sono decisa
a darmi da fare. Il dolce finale non era in progetto. Per prima cosa
volevo vedere se riuscivo a fare un "cuir".
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